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Lena, Trille e il mare

  • comprensivocalo
  • 26 feb 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Lena, Trille e il mare

Editore Beisler

Autore: Maria Parr


Trama: Lena, tornata dalle vacanze, insieme al suo amico Trille, conosce l’affascinante Birgitte, che trova il messaggio in bottiglia lanciato da Trille e Lena in mare. Tra loro tre nasce una amicizia che da subito ha un ostacolo: lo scontro della zattera da loro costruita con un traghetto. Lena, Trille e suo nonno sostano sull’isola delle Foche, la patria della nonna defunta di Trille. Ricominciano la scuola e le liti con Kay-Tommy, la scuola di musica, che farà il suo concerto con grande successo a Natale, e la scuola di Calcio, che, a causa dei cambiamenti di gestione, viene lasciata da Trille e continuata da Lena, portiere della squadra che si farà valere in città. Per un lavoro di scuola, i tre amici compiono, con l’aiuto di Ricciola, la sorellina di Trille, una azione un po’ pericolosa, issando Ricciola “a mezza asta”. A Martinfranta arriva un violento uragano, che prende alla sprovvista Lena e Trille, in giro nell’isola. Lena e Trille raggiungono, per salvarsi, la casa della loro maestra Ellisiv, scoprendo che è fidanzata col loro ex allenatore di calcio Axel. L’uragano è stato violento, ma in quella notte nasce Inger, la sorellina di Trille. Nel frattempo, le volpi e altri animali fanno strage di galline. Trille, addormentatosi nella barca del nonno, si sveglia il mattino dopo e vede suo nonno sanguinante incastrato tra le corde e le lenze per colpa della caccia ad un halibut gigantesco, che gli tirava la mano incastrata. Trille, anche se inesperto, attracca senza danni il Troll, la barca del nonno, nel molo del porto della città, dove chiama l’ambulanza. Trille fu riempito di complimenti per il suo atto eroico, ci fu qualche litigio tra i tre amici, ma il nonno e Lena regalano una barca a Trille. Dopo aver ritrovato per caso il messaggio in bottiglia dell’anno prima, Lena e Trille si diressero verso l’isola delle Foche, Birgitte se n’era andata e aveva lasciato il suo cane Haas a Lena.

Commenti personali: Il libro ha un linguaggio non molto ricercato, la trama è coinvolgente e il libro colpisce il lettore per le realtà narrate, i caratteri realistici dei personaggi e la fantasia usata dalla scrittrice per scrivere un libro semplice ma, per me, di notevole rilievo nella nuova letteratura.


Paolo Cascardi

Classe 2^C

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